venerdì 13 ottobre 2017

Manifesto estetico di camerachiara

Vogliamo qui pubblicare il “Manifesto estetico” di camerachiara, una serie di punti specifici che contraddistinguono l’arte fotografica della galleria. Una presa di posizione che definisce il suo obiettivo estetico: il raggiungimento della pura astrazione.

La poetica essenziale di camerachiara si può semplificare in 7 punti.


#attenzione per il dettaglio

Nelle immagini di  camerachiara  i dettagli sovente assumono il ruolo di protagonisti; attraverso il taglio dell'inquadratura risultano decontestualizzati lasciando spazio all'interpretazione, che prescinde dalla realtà contestuale.

#astrazione ed empatia

le immagini di camerachiara sembrano oscillare tra due poli: da una parte l’astrazione delle forme (che si dà attraverso tagli geometrici che impediscono un’interpretazione immediata dei soggetti); e dall’altra l’empatia, ricercata in luoghi riconoscibili che verosimilmente mostrano a chi osserva scorci familiari in cui ritrovarsi. 
I due poli sovente sono compresenti e la loro continua oscillazione porta l’osservatore a perdersi nell'immagine;

# il contrasto cromatico: un elemento nodale per #camerachiara

Importante (quasi necessario) è il contrasto che si dà fra i bianchi e i neri o tra i toni cromatici forti; per generare una visione diversa da quella attesa nel quotidiano e permettere a chi osserva un punto di vista "sospeso", nel tempo e nello spazio.

#reiterazione di linee e forme

L’equilibrio estetico delle immagini è fornito dalla ripetizione delle geometrie che armonizza la composizione. Linee parallele e diagonali diventano punto di riferimento da cui partire per leggere l’immagine.


#assenza di testimoni di scala straniamento della percezione

Le immagini di camera chiara sono, in effetti, scorci reali del mondo, ma resi irriconoscibili dall’assenza di un punto di riferimento reale.  Un’assenza da cui scaturisce un effetto straniante.

#le sole figure umane presenti sono gli osservatori

Ad aumentare la sensazione di straniamento è la totale assenza di figure umane, abitanti di un mondo che tutti conosciamo. Lo spazio di camerachiara appare così come un mondo disabitato.


#Perdersi

L'assenza di elementi che permettono la percezione delle tre dimensioni amplifica l'incertezza dello spettatore, determinando una sorta di "semiosi illimitata" dell'immagine: sotto il profilo del significato il "resto non è mai uguale a zero" e la stessa fotografia può aprire sentieri di senso molteplici, dilatando così il tempo di lettura.







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