giovedì 21 settembre 2017

Robert Mapplethorpe: fotografia e scandalo di un grande artista newyorkese

Lunedì sera siamo stati allo spazio Comodo 64, dove è stato proiettato Mapplethorpe: Look at the Pictures, il documentario dedicato al grande fotografo newyorkese. Le sue opere controverse hanno fatto, e fanno tuttora, scandalo.



Fiori bianchi su fondo nero
































Polaroid

Mapplethorpe non inizia fotografando, ma bensì creando dei collage con fotografie ritagliate dai giornali pornografici: partenza coerente con quella che sarà la sua futura produzione. Così facendo, però, il ragazzo ha la costante impressione di essere diventato un vero e proprio ladro d'immagini. Così, decide di crearle da solo. La sua arte si avvicina sempre più alla fotografia: con in mano la sua Polaroid comincia a costruire ed elaborare le proprie immagini. Nel 1972 Robert si lega sentimentalmente a Sam Wagstaff, un raffinato e ricco collezionista d’arte, fondamentale per la sua carriera. Nel 1973 il fotografo espone la prima personale: Polaroids, presso la Light Gallery di New York. Wagstaff gli fa da angelo custode: acquista per lui attrezzature fotografiche e un loft da usare come studio. La loro relazione durerà fino alla morte per AIDS di Sam.

Portfolio X Y Z

Nel 1975, Robert passa dalla Polaroid all’Hasselblad, grazie al quale inizia a impadronirsi della tecnica fotografica, fondamentale per le sue esigenze espressive. In questi anni Mapplethorpe si avvicina alla sottocultura omosessuale newyorkese e al sadomasochismo, creando diverse raccolte a tema sessuale e collaborando con diverse gallerie. Nel ‘78 inizia a lavorare con il gallerista e mercante d’arte Robert Miller: è grazie a lui che uscirà The X & Y Portfolio. Il Portfolio X è una raccolta di foto a tema sadomaso, mentre in Y è il tema floreale fare da protagonista. Nel ‘81 crea Portfolio Z, estratto dalla mostra Black Males, esposizione in cui viene messo in evidenza il corpo afroamericano, statuario e possente, incarnazione, ai suoi occhi, della perfezione. Quest'utimo lavoro contiene al suo interno una delle foto più famose, Man in Polyester Suit (venduta per 478.000 $ nel 2015). Sempre in quell’anno, Robert realizza Self-Portrait, uno dei suoi autoritratti più famosi. Qui armato di un frusta, il giovane artista prende l’aspetto di un moderno Lucifero. Dopodiché saranno molti gli autoritratti che paleseranno sia la sua forza che l’avvicinarsi della morte. Evocativo è il suo ultimo lavoro, in cui il fotografo si ritrae con in mano un bastone con un teschio.

Famoso per aver fatto scandalo, in realtà nelle sue foto è sempre presente una raffinata ricerca per la composizione, anche in quelle considerate sconvenienti dalla critica.


Ritratto di Mapplethorpe con bastone in mano




Fonti: pinterest.com/pin/496099715174509150/
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