mercoledì 13 settembre 2017

"Arrivano i Paparazzi!": la mostra dedicata al mestiere più avventuroso del mondo

Una grande mostra fotografica per celebrare il mito dei paparazzi: è stata questa la grande idea di Camera – Centro italiano per la fotografia di Torino, che, dal 13 settembre 2017 fino al 12 gennaio, ha deciso di dedicare un’intero spazio in onore di questo mestiere, ormai entrato di diritto nell’immaginario collettivo degli italiani.


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Hei! Paparazzi!


Sono passati tantissimi anni ormai da quando Paparazzo, armato di Rolleiflex, se ne andava in giro per il centro di Roma, alla costante ricerca di divi da fotografare. Fotografo d’assalto per eccellenza, è lui il precursore di un fenomeno diventato mito. È con questo personaggio che Federico Fellini ha deciso di rappresentare, nel film La Dolce Vita, un’intera classe di lavoratori, fotografi avventurieri senza etica, il cui unico scopo era entrare nelle vite private dei divi. Dell’aura mitica del personaggio di Fellini, poi, ne hanno beneficiato i fotografi "reali", che da quel giorno si appropriano del termine: nascono così i paparazzi.

“Arrivano i paparazzi!”: 50 anni di storia italiana


La fotografia rubata si spoglia così della caratteristica illecita, per diventare arte a tutti gli effetti. In 50 anni di fotografie apparse sui rotocalchi di tutta Italia, i più grandi fotografi d’assalto sono riusciti a farsi un gran nome, a scapito, certo, dei malcapitati divi, la cui vita, a volte, è stata stravolta dagli scoop. Nella mostra dedicata di Camera ci sono proprio tutti: Anita Ekberg, Marylin Monroe, Jackie Kennedy, Lady D, fino al più moderno Silvio Berlusconi. Tutti accomunati dallo stesso disagio: quello di vedere diventare pubbliche situazioni che avrebbero voluto fossero rimaste private. Siamo stati alla mostra e ne siamo rimasti affascinati: un’altra prova del fatto che anche la fotografia da strada, imperfetta e istintiva, nasconde al suo interno una grande attrattiva. Forse non c’è niente di “artistico” e “ricercato” in tutto questo, ma il potere di entrare nelle vite private di personaggi, del presente e del passato, non ha davvero prezzo.

Fonte foto: facebook.com/CameraTorino

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