giovedì 11 gennaio 2018

L'occhio magico di Carlo Mollino: l'architetto che rimodellava la realtà

Carlo Mollino è uno di quegli artisti che ha avuto la sfortuna (o il privilegio) di essere stati scoperti e apprezzati in veste di fotografo solo post mortem: i tempi in cui operava non erano ancora pronti alle sperimentazioni artistiche e al suo modo di reinterpretare la realtà. Oggi, questo  fotografo e architetto è considerato uno dei più grandi rivoluzionari del '900.


Carlo Mollino: i mobili e la passione per la fotografia


Fotografo, grafico, ingegnere, scenografo e grande sportivo: Carlo Mollino era questo è molto altro. Un esteta che viveva essenzialmente di notte, affascinato dalle luci della città: un vero e proprio scenografo  d’interni, che realizzava opere in funzione della luce che li avrebbe illuminati. Nonostante fosse un architetto di grande fama, il suo grande operato nel mondo del design e della fotografia è stato rivalutato solo dopo la sua morte, quando molti storici e critici d’arte hanno cominciato a comprendere sul serio il suo grande lavoro. Uomo eclettico dal grande fascino, l'artista torinese non si è mai lasciato imbrigliare dai meccanismi della grande industria: i prototipi dei suoi mobili più belli non sono mai stati realizzati in serie, privando così il vasto pubblico della possibilità di poterne ammirare la grande bellezza. La scelta di renderli pezzi unici e a tiratura molto bassa, però, ha influito sul loro grado di preziosità. Non stupisce che oggi i suoi mobili siano esposti al Moma (Museum of Modern Art) di New York.  Carlo aveva un gran gusto per l’hi-tech ed era molto interessato a tutto ciò che fosse in anticipo sui tempi: un vero e proprio rivoluzionario dell’interior design, capace di realizzare opere bellissime, come il tavolo Arabesco, che ricorda le forme sinuose di una donna, o come la lampada Cadma, che richiama la forma di un’elica (Mollino era anche un grande appassionato di aeronautica). Per mezzo del suo “occhio magico”, l’artista filtrava il mondo, popolandolo di oggetti unici nel suo genere.

L’occhio magico di Carlo Mollino


Ma non è solo per i suoi mobili che oggi vogliamo parlare di questo affascinante artista: tra le tante passioni, Mollino è stato anche in grado di spaziare nel campo della fotografia, ampliando così il raggio d’azione del suo “occhio”, il filtro sul mondo con cui era in grado di ridisegnare la realtà. Cresciuto all'ombra di un padre ingegnere e appassionato di fotografia, il giovane Carlo ha intrapreso numerose discipline artistiche, facendole poi, inevitabilmente, confluire l’una con l’altra. È il caso della sua passione per l’architettura e per la fotografia: sin dai primi progetti, Carlo era solito documentare il suo operato d’architetto e designer per mezzo di numerosi scatti. La sua passione per l’immagine, però, lo porta presto a intraprendere nuove strade: surrealista per natura, Mollino comincia a reinterpretare in chiave onirica le sue stesse opere, producendo fotografie still life dal grande fascino. Non c’è, però, solo l’interior design tra le sue opere: qualsiasi osservatore attento potrà trovare all’interno della sua vasta produzione richiami al mondo femminile, alle forme sinuose delle donne (le stesse che cercava di riprodurre attraverso i suoi oggetti d’interni) e al tema della velocità, mettendo sempre in discussione la realtà rappresentata e atterrando, così, nell'affascinante mondo del surrealismo. Il fotografo comprendeva già allora di aver intrapreso una strada ancora inesplorata e del tutto sperimentale. Per questo motivo sente il bisogno di redigere un manifesto, Il messaggio della Camera Oscura: siamo nel 1949, e Carlo Mollino è uno degli artisti più attenti all’evoluzione e all’affermazione della fotografia nella società moderna: essa, come la pittura, è una forma d’arte alta e per questo va rispettata. Senza dubbio, attraverso di essa, Carlo è stato in grado di ridisegnare il mondo, per lo meno il mondo visto dal suo sguardo, quel suo famoso occhio magico di cui tanto si sente parlare oggi.

È così che Camera - Centro Italiano per la Fotografia, ha voluto intitolare la mostra dedicata all’artista (aperta al pubblico a partire dal 18 gennaio 2018): L’occhio magico di Carlo Mollino. Fotografie 1934 – 1973, una mostra che raccoglie gran parte delle opere inedite dell’artista, ordinate in quattro sezioni riguardanti diversi momenti della sua produzione: dagli scatti i cui soggetti protagonisti sono le stesse opere architettoniche, passando per il surrealismo puro della sezione “Fantasie di un quotidiano impossibile”, fino alla sezione dedicata alla passione per la donna e il suo corpo sinuoso.

500 opere fotografiche da osservare e ammirare, soprattutto se si ha a cuore il futuro dell’architettura e della fotografia, intese come forme d’arte alte della nostra società contemporanea.


Francesco Lodato


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