Famose in tutto il mondo per il loro essere fuori dagli schemi, le opere di Helmut Newton hanno avuto un impatto
così forte nell’immaginario collettivo da far diventare i suoi soggetti, di solito
biondine di Playboy, parte integrante della fantasia erotica di ogni uomo e
donna del ventesimo secolo. Nel 1989, una troupe televisiva lo ha seguito in giro per il mondo, nelle città in cui ha vissuto e lavorato. Ne è nato così un interessante e imperdibile documentario, Helmut Newton: Frames from the Edge.
Chi è Helmut Newton?
Quella di Helmut Newton è davvero una storia avventurosa: nato nel 1920 a Berlino, il piccolo Helmut cresce
in una famiglia ebrea benestante. Potete immaginare quale sarebbe stato il suo
destino se, poco più che maggiorenne, non avesse deciso di scappare imbarcandosi sul Conte
Rosso, il piroscafo che lo porterà dritto fino a Singapore. Già a Berlino,
Helmut si era distinto come discreto fotografo, ma è a Singapore, disperso in
una società completamente diversa dalla sua, che il ragazzo conclude la sua
gavetta. Mentre in Europa viene portato a compimento uno dei genocidi più
tragici della storia, Helmut diventa un professionista lavorando come fotografo
free lance per lo Straits Time. I
colonialisti britannici, però, non lo amano particolarmente: così decidono di
internarlo ed esiliarlo in Australia. Comincia così per Helmut un viaggio lungo
una vita che lo ha portato in giro per il mondo. Parigi, Montecarlo, Los
Angeles: sono queste le città in cui il fotografo lavora e costruisce la sua
carriera di successo.
Helmut Newton: le fotografie e le città di una vita
In principio, quando è ancora in Australia, Newton comincia a lavorare per la famosa rivista Playboy. Dagli anni ’50 in poi, però, il
giovane fotografo si trasferisce con la moglie a Parigi: è in questa affascinante
città che Helmut si specializza in fotografia di moda: riviste come Vogue cominciano a prendere piede nell’immaginario collettivo e le
donne sono più alla moda che mai. È in questo contesto che si inserisce Helmut,
con le sue fotografie erotiche patinate (vizio cominciato con Playboy e mai abbandonato) che a volte
sfiorano il sadomasochismo e il fetiscimo. Insomma, un vero talento
fuori dagli schemi. Dagli anni ’80 in poi il suo stile prenderà il nome di Erotico-Urbano.
Per tutta la sua vita Helmut è stato uno dei fotografi più amati dalle riviste
e dalle case d’alta moda, fino all’anno della sua morte, nel 2004, quando muore
schiantandosi contro facciata dello Chateau Marmont, famoso hotel in cui aveva
per anni alloggiato.
Helmut Newton: Frames for the Edges
Di lui, però, ci è rimasto un bellissimo documentario, realizzato nel
1989: il regista di Helmut Newton: Frames
for the Edge segue l’artista in giro per le più belle città d’Europa e d’America,
luoghi in cui Helmut ha vissuto e lavorato, intervistando le sue modelle e la
moglie australiana, sposata nel lontano 1948. Adrian Maben, traccia così un
esaustivo identikit dell’artista che, se non
fosse morto in un incidente stradale, sarebbe ancora impegnato a scattare foto,
il lavoro della vita grazie al quale si
è conquistato la libertà.
Helmut Newton è un documentario quasi introvabile, da vedere assolutamente
se si è appassionati di moda e, in particolare, se si ama l’arte fuori dagli
schemi.
Francesco Lodato
Francesco Lodato
Fonte foto copertina: facebook.com/ulderica.masoni
facebook.com/elisa.tecchiati
facebook.com/jose.mercegandia
Ottimo fotografo
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