Mercoledì
sera siamo stati da Comodo 64, che ha proiettato il documentario
di un artista polivalente e innovatore: si tratta di David Hockney,
l’artista biondo e con gli occhiali tondi che da sempre lo
contraddistinguono.
David Hockney: le immagini come punto di partenza
David,
famoso soprattutto per i suoi dipinti, in realtà si prodiga in quasi
tutte le arti visive: illustratore,
incisore, disegnatore, tipografo, fotografo e scenografo. Comunque, il
punto di partenza sono sempre le immagini. Nel documentario racconta
di come ha accolto il cinema nella sua vita. Per lui e i suoi amici
non esistevano i film, “andiamo a vedere le immagini” dicevano
all’epoca. Sicuramente, la sua passione e il suo talento si sono riversati, per
la maggior parte,
nella pittura, dove, per tutta la carriera ha sperimentato sempre nuove tecniche di colore e
formati. Senza dubbio, anche le fotografie hanno contribuito a creare la sua estetica e il
suo immaginario visivo, a partire dalle prime riviste pornografiche
gay, diventate famose per essere state sequestrate alla dogana mentre tornava
dall’America. Pensate che per
riaverle ha anche dovuto assumere un avvocato.
Fotografia e collage
I
suoi dipinti più famosi partono quasi sempre dallo scatto di una foto, come
Beverly
Hills Housewife:
nell’immagine
di partenza si vedono gli stessi elementi che ritroviamo nel dipinto (come la chiase longue e la signora che spolvera le teste), ma
con colori diversi dalla realtà.
Infatti,
le fotografie
che utilizza come partenza per i suoi quadri sono quasi
sempre
in bianco e nero, a dispetto dell’importanza che
il
colore ha
nella sua produzione. Questo gli permette, come spiega nel documentario, di non essere influenzato
e distratto dai colori fuorvianti che le foto ripropongono. I
suoi lavori fotografici più famosi sono i collage di Polaroid,
creati
nel decennio degli anni ‘80, influenzate dalle immagini di grandi dimensioni di
memoria cubista (David
ha sempre amato Picasso).
Il documentario Hockney ripercorre la vita dell’artista per capitoli, questa ne è solo una parte, quindi se volete conoscere altro di questo biondo artista non vi resta che guardare il film di Randal Wright uscito nel 2014. Buona visone!
Il documentario Hockney ripercorre la vita dell’artista per capitoli, questa ne è solo una parte, quindi se volete conoscere altro di questo biondo artista non vi resta che guardare il film di Randal Wright uscito nel 2014. Buona visone!
Fonte fotografica: https://www.facebook.com/search/top/?q=polaroid%20hockney
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