Polaroid
Mapplethorpe
non inizia fotografando, ma bensì creando dei collage con fotografie
ritagliate
dai giornali pornografici: partenza
coerente con quella che sarà la sua futura produzione. Così facendo, però, il ragazzo ha la costante impressione di essere diventato un vero e proprio ladro d'immagini. Così, decide di crearle da solo. La
sua arte si avvicina sempre più alla fotografia: con in mano la sua Polaroid comincia a costruire ed elaborare le proprie immagini. Nel 1972
Robert si lega sentimentalmente a Sam Wagstaff, un
raffinato e ricco collezionista d’arte, fondamentale per la sua
carriera.
Nel
1973 il fotografo espone la prima personale: Polaroids, presso la Light
Gallery di New York. Wagstaff gli fa da angelo custode: acquista per lui
attrezzature
fotografiche e un loft da
usare come studio.
La
loro relazione durerà fino alla morte per AIDS di Sam.
Portfolio X Y Z
Nel
1975, Robert passa dalla Polaroid all’Hasselblad, grazie
al quale inizia a impadronirsi della tecnica fotografica, fondamentale per le sue esigenze espressive. In questi anni Mapplethorpe si avvicina alla
sottocultura omosessuale newyorkese e al sadomasochismo, creando
diverse raccolte a tema sessuale e
collaborando con diverse
gallerie. Nel ‘78 inizia a lavorare con
il gallerista e mercante d’arte Robert Miller: è grazie a lui che uscirà The
X & Y Portfolio.
Il Portfolio X è una raccolta di foto a tema sadomaso, mentre in Y è il tema floreale fare da protagonista. Nel ‘81 crea Portfolio Z, estratto dalla mostra Black Males, esposizione in cui viene messo in evidenza il corpo afroamericano, statuario e
possente, incarnazione, ai suoi occhi, della perfezione. Quest'utimo lavoro contiene al suo interno una delle foto più famose, Man
in Polyester Suit (venduta per 478.000 $ nel 2015). Sempre in
quell’anno, Robert realizza Self-Portrait, uno dei suoi autoritratti più famosi. Qui armato di un frusta, il giovane artista prende l’aspetto di
un moderno Lucifero. Dopodiché saranno molti gli autoritratti che paleseranno sia la sua forza che l’avvicinarsi
della morte. Evocativo è il suo ultimo lavoro, in cui il fotografo si ritrae con in mano
un bastone con un teschio.
Famoso per aver fatto scandalo, in realtà nelle sue foto è sempre presente una raffinata ricerca per la composizione, anche in quelle considerate sconvenienti dalla critica.
Fonti: pinterest.com/pin/496099715174509150/
pinterest.com/pin/594756694510587619/
pinterest.com/pin/184084703495846135/
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