Inaugurata il 25 gennaio 2018, la retrospettiva dedicata ad
Andreas Gursky sta avendo un grande successo: merito delle bellissime opere che
la Hayward Gallery di Londra ha deciso di esporre all’interno dei suoi spazi e
che il pubblico potrà ammirare fino al 22 aprile. Quella di Andreas Gursky è
stata una grande carriera artistica, un lungo periodo creativo in cui il
fotografo si è distinto per il suo particolare modo di descrivere il mondo che
lo circonda. Una vera e propria missione, definita dallo stesso artista una sorta di enciclopedia della vita:
un maestoso progetto composto da scatti ritraenti gli effetti dell’economia globale sulla nostra società moderna, resi
ancora più “forti” dalla precisa scelta stilistica di stampare esclusivamente
su “larga scala”. La "grandezza" di
Andreas Gursky, però, non termina qui: l’artista guida l’osservatore attraverso
dettagli che conferiscono un senso (politico e sociale) all’intera immagine, una
vera e propria narrazione per immagini che riflette sulle conseguenze (quasi
sempre nefaste) della globalizzazione.
Andreas Gursky: il porto di Salerno
Una delle foto più importanti presenti all’Hayward Gallery è
sicuramente quella scattata al porto di
Salerno nel 1990. È questa la foto a cui Andreas è più affezionato, perché ha
segnato un vero e proprio punto di svolta nella sua carriera: è da questo momento
in poi che l’artista ha compreso quanto la fotografia potesse diventare un potente
mezzo per riflettere sullo stato economico e attuale della società moderna. Senza
buonismi e tanti giri di parole, Andreas Gursky è riuscito a evidenziare gli effetti e le
gravi conseguenze della nostra economia globale.
«Ero sopraffatto da quello che
vedevo: la complessità dell’immagine, l’accumulo di merci, le macchine, i
container. Non ero sicuro che la foto avrebbe funzionato. Mi sono solo sentito
costretto a scattarla. Era pura intuizione. Solo quando sono tornato a casa ho
capito ciò che avevo. Ho visto immediatamente quel pattern, quella densità
pittorica, quell’estetica industriale. Questa immagine è diventata per me un
pezzo importante, un punto di svolta».
Andreas Gursky: le opere della
retrospettiva all’Hayward Gallery di Londra
Oltre a questa maestosa foto, fino al
22 aprile potrete ammirare alcune delle immagini più belle dell’artista,
scattate tra gli anni ’80 e 2000: sessanta fotografie, ritraenti grandi raduni
di massa, mastodontici complessi industriali,
rave party (May Day IV, 2000/2014) e case popolari la cui vastità sembra non
avere mai fine.(Montparnasse, 1993).
Insomma, questa è sicuramente una di quelle retrospettive che non potete perdervi:
le immagini di Gursky sono permeate da una grande forza espressiva che invita l'osservatore a riflettere sulla grave situazione economica e sociale
con cui ogni giorno egli si confronta, senza (forse) darle il giusto peso.
Francesco Lodato
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